Grazie a Twitter (@biblio_share) riceviamo post carini e interessanti.
Eccoli qui, “shared” per chi ci legge!
Da parte di: @LibriLonganesi, @Libreriamo, @edizpiemme, @amantilibri.
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Una settimana fa abbiamo presentato il primo punto del nostro Manifesto (santagiulia.biblioshare.it/manifesto.php), ora passiamo al secondo.
Quanto e cosa mi ha dato la lettura di un libro?
Posso rifletterci in solitudine e raccontarmelo, ma se ho l’occasione di parlarne a qualcuno ecco che, nel tentativo di spiegarlo, rivivo una seconda volta quello che mi ha dato.
Se mi ha divertito commenterò dei passaggi ridendo, se mi ha intristito mi rattristerò di nuovo. Se mi ha fatto riflettere lo rifarò col mio nuovo interlocutore, se mi sarà piaciuto da morire gli dirò “leggilo anche tu, se vuoi te lo presto” (tramite Biblioshare, naturalmente).
Da oggi i membri della community di Biblioshare di Rogoredo Santa Giulia, trovano la disponibilità del catalogo dei libri della “Biblioteca di Rogoredo”.
Biblioshare, mettendo online l’offerta di libri di questa biblioteca “tradizionale”, permette ai propri iscritti di conoscere facilmente la disponibilità di molti altri libri presenti nel quartiere.
L’accesso ai volumi della “Biblioteca di Rogoredo” è gestito, almeno per ora, secondo regole tradizionali: è necessario iscriversi alla biblioteca presso la sede di via Freikofel 1.
Su Biblioshare sono già in linea circa 650 libri gialli, ma a breve sarà disponibile l’intero catalogo, che conta oltre 4000 titoli.
La missione è comune: leggere di più.
Leggere è bello e rende felici. Difficile spiegare perché, ma funziona così.
Per capirlo è necessario appartenere alla categoria dei lettori, o almeno provare.
Altrimenti è come chiedere ad un astemio se gli piace il vino.
Ti apre gli orizzonti, ti permette di allargare i tuoi confini. Leggere è, ogni volta, una nuova avventura.
Più di altri generi come un film o un’opera teatrale, ci costringe a “interpretare”. Non abbiamo immagini in aiuto, ma il nostro cervello elabora il narrato, dà un volto ai personaggi, costruisce paesaggi e ambienti, definisce un contesto. Qualunque sia il libro, qualunque sia il tema, un libro ci fa immaginare.
Scatena reazioni, sentimenti, opinioni, perché mentre leggiamo giudichiamo, anche.
Condividiamo un sentimento o lo ripudiamo, ci divertiamo oppure, a tratti, ci annoiamo, perché non sempre la lettura scorre e non sempre quello che cominciamo a leggere ci piace e ci appaga.
Che problema c’è? Non è obbligatorio arrivare in fondo a un libro, come ci dice Pennac.
Leggere è un atto di libertà, come può non renderci felici se è una cosa che vogliamo?
E indubbiamente ci rende più belli, obbligandoci ogni volta a crescere un po’.
Leggere è, soprattutto, un modo per darci emozioni: allontana il pericolo della noia e ci avvicina alla felicità.
dal primo punto del nostro Manifesto (http://santagiulia.biblioshare.it/manifesto.php)
I dati naturalmente non sono omogenei con quelli di biblioShare, tuttavia è sempre curioso andare a fare qualche confronto.
I dati sono stati presi dal portale #opendata del comune di Milano, e si riferiscono – gli ultimi disponibili – al 2011.
Gli iscritti al sistema bibliotecario milanese residenti nel quartiere di #Rogoredo (che include anche #SantaGiulia) erano “solo” 267: donne-uomini 57% a 43% (in biblioShare siamo, a ieri 48% a 52%).
Di tutti questi il 69% era iscritto alla biblioteca di via Oglio e il 12% alla Calvairate: questo sta ad indicare che la prossimità conta; meno del 20% era disperso sulle altre biblioteche della città più lontane.
Chi vuole può divertirsi con altre informazioni, come fasce di età o nazionalità prendendo da qui il file excel.
Tutto questo per dire: ma voi, 267 lettori iscritti al sistema bibliotecario milanese, lo sapete che nel vostro quartiere c’è biblioShare?
A due settimane dalla partenza di biblioShare a Rogoredo Santa Giulia, ci siamo divertiti ad analizzare i primi dati aggregati che sono sicuramente interessanti e curiosi:
il numero di uomini iscritti supera di pochissimo il numero di donne (2 uomini in più), ma il numero di libri messi a disposizione da parte delle donne è di gran lunga superiore, arrivando a oltre il 67%, ovvero oltre i due terzi.
Tra gli iscritti, quasi il 30% è inattivo, cioè si è iscritto ma non ha ancora messo a disposizione un proprio libro: questo dato si riferisce a chi si è appena iscritto oppure è in attesa di sbloccarsi.
Infine, quasi uno su tre dei membri attivi della community ha già dato o ricevuto un libro.
Noi abbiamo colto il suggerimento: la biblioteca (virtuale) dall’1 febbraio c’è. Siamo partiti proprio dal quartiere di Rogoredo Santa Giulia a Milano, ma presto le nostre biblioShare potranno diffondersi in altre zone della città e in altre zone d’Italia.
In questi primi giorni di attività sono diverse le testate online che hanno parlato di biblioShare.
Ecco alcuni link:
MilanoPost: Parte “BiblioShare”: La cultura condivisa con i “vicini di casa”
Repubblica Milano: Santa Giulia, parte “BiblioShare”: cultura condivisa con i “vicini di casa”
ChiamaMilano: Indovina chi ti presta un libro
Santa Giulia è: Biblioshare a Rogoredo Santa Giulia
Quasi non siamo partiti e già abbiamo la prima recensione sul Corriere!
Sulla cronaca di Milano, sabato 31 gennaio, a firma di Giovanna Maria Fagnani: ecco la copia del cartaceo.
E online qui.
Grazie!