La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana:
Viva, viva la Befana!
Autore: redazione
Con l’augurio di un 2017 di grandi letture
Buon Natale a tutti
Bookcity Milano 2016
Sabato alle 12:30 siamo andati in scena al Digital Studio del Teatro Franco Parenti per l’evento “BiblioShare presenta: libri, il piacere di condividere“.
Nei primi 7-8 minuti si è svolta la performance artistica di Mariano Bellarosa ed Ilaria Cremonesi, artisti della Brigata Topolino e iscritti alla community di San Donato Milanese, dal titolo “la lettura abbatte le barriere generazionali”. L’anziano legge un tradizionale libro di carta, mentre la giovane utilizza un book reader elettronico. I due, seduti vicini su una panchina, iniziano a spiarsi, a osservarsi furtivamente e reciprocamente, per poi comprendere che leggere con un ereader o su un libro tradizionale è comunque un momento di cultura e miglioramento reciproco. Il tutto senza pronunciare una parola e con una gradevole colonna sonora in sottofondo.
Qui il link al canale Youtube di Recsando con il video della performance artistica.
Roberta Bulgari, prima iscritta alla prima community di BiblioShare e protagonista di primo piano nella nascita di Biblioshare, ha poi presentato gli ospiti:
Paolo Pisani, ideatore e sviluppatore della piattaforma, ha spiegato brevemente come è nata l’idea e come funziona il sistema, oltre a fornire qualche numero, relativo alla prima community nata, quella di Milano Rogoredo Santa Giulia: oltre 200 iscritti a leggera maggioranza femminile, oltre 10.000 volumi catalogati, dei quali due terzi messi a disposizione da donne.
Susanna Loi, identificata come “scambista”, ha raccontato del suo primo scambio di libri: un incontro che doveva essere rapido e veloce si è dilungato per l’intera mattinata del sabato, con la scoperta reciproca tra le due persone che si erano incontrate, di affinità e interessi comuni, e di un rapporto che non si è concluso con quell’incontro, ma che è tuttora vivo.
Barbara Bortolini ha fortemente contribuito all’apertura della community di Milano Porta Romana; al suo attivo ha il record di libri messi a disposizione: ben 84! Ci ha ricordato che, come ha scritto Umberto Eco in “Come si fa una tesi di laurea”, “i libri si rispettano usandoli, non lasciandoli stare”; Biblioshare, evidentemente, è un buon modo per rispettare i libri.
Barbara, che ha fatto conoscere Biblioshare anche presso il suo luogo di lavoro, il Centro Diurno-Dipartimento Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera Santi Paolo e Carlo, ha illustrato il progetto “Biblioteca Conca del Naviglio“, che pone tra gli obiettivi quello di favorire l’integrazione sociale e il recupero dei cittadini con disagio psichico. E’ stata accompagnata anche da alcuni pazienti aderenti al progetto che sono intervenuti con una loro testimonianza.
Il presidente di RecSando – la rete civica di San Donato Milanese e del sud est Milano recentemente insignita della benemerenza civica dal Comune per l’impegno profuso in 20 anni di attività culturali sul territorio – Fabrizio Cremonesi ha esposto le ragioni per le quali ha supportato dall’inizio la diffusione di Biblioshare a San Donato e a San Giuliano Milanese, parlando degli ultimi eventi realizzati.
Stefano Bianco, ex presidente del Comitato di Quartiere Milano Santa Giulia, appassionato lettore di narrativa e di saggistica, ha promosso l’utilizzo del chiosco del Parco Trapezio come minibiblioteca connessa al circuito Biblioshare; la biblioteca – circa 500 volumi – è frutto di una donazione di un ex membro del direttivo del comitato.
Anna Bernazzani, studentessa al primo anno delle superiori, scrittrice e blogger di Biblioshare, ci ha raccontato della sua passione per i siti di fan fiction ed ha letto un suo breve racconto, “la memoria e lo spaventapasseri“.
Roberta Pezzulla, referente dell’area sociale in Metropolitana Milanese, che da fine 2014 gestisce le case popolari di Milano, in qualità di coordinatrice di progetti speciali, per il contrasto al degrado urbano e sociale e per la valorizzazione di risorse in ambito territoriale, ha parlato della reciproca volontà di collaborare con Biblioshare per la realizzazione di un progetto comune nelle case popolari, a partire dal complesso di case di via Pastonchi.
Infine Serena Dal Cin, impiegata presso la filiale italiana della VF Corporation, ha fortemente voluto la creazione della neonata community VF Milano, la nostra prima community aziendale, e ci ha raccontato di come questa differente modalità di rapportarsi ai colleghi riveli peculiarità delle persone inaspettate e utili al miglioramento del rapporto interpersonale.
Complimenti a Bookcity e al Comune di Milano dunque, che hanno organizzato questa manifestazione che ha pervaso con mille e più appuntamenti la città, sempre più belli ed interessanti, e complimenti alla nostra squadra, che ha fatto conoscere di più la nostra piattaforma condivisa, socializzante, inclusiva, innovativa e tecnologicamente all’avanguardia.
Nei prossimi appuntamenti su questo blog approfondiremo alcuni degli interventi di questa giornata.
#BCM16
E dopodomani, Bookcity!
Oggi inizia Bookcity Milano 2016.
Più di 1000 eventi, incontri, presentazioni, dialoghi,
letture ad alta voce, mostre, spettacoli, seminari sulle nuove pratiche di lettura.
Noi siamo quasi pronti per l’appuntamento di dopodomani al Teatro Franco Parenti di Milano, in via Pier Lombardo 14, alle 12:30
Biblioshare presenta: libri, il piacere di condividere.
Bookcity, -7: work in progress
Si lavora all’organizzazione di BiblioShare presenta: libri, il piacere di condividere.
Tra una settimana al teatro Franco Parenti per Bookcity Milano.
Al panel Cultura di Sharitaly
Mercoledì prossimo, 16 novembre, a partire dalle 14:30 partecipiamo al panel: “Cultura: trasformazioni tra collaborazioni e condivisioni“, allo spazio Base Milano di via Bergognone 34.
Il tutto all’interno dell’evento Sharitaly, una due giorni (15 e 16 novembre) dedicata all’economia della collaborazione, con l’obiettivo di promuovere il dibattito e lo scambio di pratiche favorendo la contaminazione tra comunità, piattaforme, amministrazioni e aziende.
Sharitaly è giunto alla sua quarta edizione, e quest’anno vuole fare il punto sulla diffusione e l’impatto dell’economia collaborativa in Italia. Non viene trascurata nessuna area, e anche il settore della cultura viene approfondito.
In realtà si tenterà di mettere in evidenza ciò che per queste piattaforme, Biblioshare in primis perché basata su community locali, a chilometro 0, è una caratteristica fondamentale: non solo facilitano l’accesso a contenuti culturali, ma alimentano le relazioni tra gli iscritti, tutte persone che hanno in comune la stessa passione.
“Da decenni il settore culturale si confronta con una costante e ingente riduzione di investimenti pubblici, prima pilastro della sua sostenibilità economica. Nonostante le elaborazioni e gli interventi sul coinvolgimento e lo sviluppo di nuovi pubblici, i dati della domanda culturale sono altalenanti e non sempre rassicuranti. Le tecnologie, d’altra parte, offrono occasioni di partecipazione che al percorso di creazione dell’opera.
Quali opportunità di ripensamento e innovazione offre l’economia collaborativa?
Quali sono le peculiarità della contaminazione tra collaborazione e cultura?
Riflessioni e ragionamenti anche a partire dalle testimonianze di sei start up culturali.”
ore 14.30
Presentazioni di TwLetteratura, Movieday, Teatro per Casa, SuperFred, Biblioshare e MyHomeGallery.
Coordina: Matteo Boccia (Make a Cube)
Con: Raimondo Brandi (TeatroxCasa), Roberta Bulgari (Biblioshare), Giovanna Manganotti (MyHomeGallery), Edoardo Montenegro (TwLetteratura), Giacomo Sbalchiero (SuperFred)
ore 15.30
Riflessioni di Stefano Mirti, Bertram Niessen, Alessandra Gariboldi
Coordina: Valentina La Terza (BASE Milano)
Con: Alessandra Gariboldi (Fondazione Fitzcarraldo), Stefano Mirti (IdLab), Betram Niessen (CheFare)
-10 giorni a BookCity Milano 2016
Dieci giorni all’evento nell’ambito di #BCM16 – Bookcity Milano 2016.
Ci vediamo tutti al teatro Franco Parenti, nella sala “Digital Studio”, sabato 19 novembre alle 12:30.
BiblioShare presenta: libri, il piacere di condividere
I relatori (in ordine alfabetico):
Anna Bernazzani, la nostra giovane blogger, protagonista dei post di questi ultimi lunedì e commentatrice del nostro Manifesto;
Stefano Bianco, ex presidente del comitato di quartiere Milano Santa Giulia, illustrerà l’integrazione all’interno della community Milano Rogoredo Santa Giulia della “biblioteca del chiosco”;
Barbara Bortolini, fondatrice della community di Milano Porta Romana, racconterà le difficoltà nel far crescere una community da zero;
Roberta Bulgari, prima iscritta ad una community Biblioshare, coordinerà l’incontro;
Fabrizio Cremonesi, presidente di RecSando (la rete civica di San Donato Milanese e del sud-est milanese), descriverà come ha aiutato Biblioshare a diffondersi nel territorio;
Serena Dal Cin, promotrice della prima community in un’azienda, parlerà di come è nata l’idea e come è stato raggiunto l’obiettivo;
Susanna Loi, tra i primissimi iscritti alla prima community, racconterà il vantaggio “sociale” dell’utilizzo della nostra piattaforma;
Giovanna Mormandi, responsabile Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASST Santi Paolo e Carlo, esporrà il progetto “biblioteca la Conca”, che ha tra i suoi obiettivi quello di favorire l’integrazione sociale e il recupero dei cittadini con disagio psichico;
Roberta Pezzulla, di Metropolitana Milanese, divisione Casa, rappresenterà il progetto in via di definizione “case popolari”;
Paolo Pisani, ideatore e realizzatore di Biblioshare, descriverà i prossimi sviluppi della piattaforma.
La sala “Digital Studio”, dove si terrà l’incontro
Rendi la lettura un’ESPERIENZA PIÙ AMPIA, non limitata al padrone del libro
Anna, come già da due lunedì, continua ad illustrarci il suo modo di interpretare il nostro manifesto. Oggi è la volta del punto 9: “Rendi la lettura un’ESPERIENZA PIÙ AMPIA, non limitata al padrone del libro”.
La Memoria e lo Spaventapasseri
Chiunque avesse visto una strana creatura scivolare per le strade raccogliendo, con una carezza, piccole biglie e piume sparse a terra, mai avrebbe immaginato si trattasse della Memoria. Eterea, dal lungo corpo senza gambe di un chiarissimo azzurro luminoso, usciva col buio ad afferrare tutto quello che le persone lasciavano indietro.
Se li teneva per sé, conservandoli in una tasca invisibile, da osservare di quando in quando.
Una notte la scia di perle la portò in un campo.
Si inoltrò tra le spighe come un soffiò di vento, afferrando tutti i luminosi ninnoli che trovava.
E la strada le fu sbarrata dallo Spaventapasseri curioso.
Rimasto a fissare il grano fino alla nausea, si chinò sul suo volto umano, chiedendole un ricordo.
Memoria guardò le migliaia di biglie nelle sue mani, indecisa sul da farsi.
Il ragazzo di paglia allora intonò un canto.
Parlava del sole e del fracasso, dell’oro e del granito, del sudore aspro di centomila contadini e della differenza tra ogni stagione.
Descrisse un uomo che mieteva, una donna indaffarata, un ragazzo che fissava il cielo.
La Memoria ascoltò, rapita.
Non aveva mai saputo di quel che accadeva di giorno.
Poi, timida, gli si arrampicò sulle spalle, avviluppandovi la coda. Gli occhi trasparenti puntati su quelli di bottone dell’altro, mormorò cauta di voler cantare insieme a lui.
Non aveva mai provato, prima.
Le loro voci si alzarono all’unisono inondando di note la valle fino all’alba. Poi l’eterea figura sparì nel suo antro.
Ai piedi del fantoccio rimasero centinaia di perline argentee in cui si rifletteva un mondo a lui sconosciuto.
Spaventapasseri le afferrò, guardandole una ad una.
Imparò delle stelle e del silenzio, dell’argento e del diamante, dell’allegro cinguettio di un pappagallo e del fuoco di una candela.
Scoprì un bimbo che correva a scuola, un nonno assopito, una ragazza che scriveva.
E sorrise con la bocca disegnata.
Presta i tuoi libri più belli, quelli che ami di più
Come lunedì scorso, Anna, la nostra giovane collaboratrice, ci dice la sua su un altro punto – il quarto – del nostro manifesto.
Ma come! Ma dovrei separarmi da quel bellissimo tomo che amo più di me stessa per darlo a qualcun altro?
Neanche morta!
No, non se ne parla assolutamente.
Brava.
E poi come puoi trasmettere la bellezza di quel volume agli altri? Come fai a convincerli a leggerlo?
Certo, puoi dire a chi conosci “Questo è il mio libro preferito per questi motivi”, ma finché non lo leggeranno non sapranno mai cosa nella sua trama o nei suoi personaggi lo rende così speciale.
Ogni libro può essere un capolavoro, così come può essere una gran perdita di tempo.
Dipende tutto dal punto di vista del lettore.
Se vuoi provare a più persone che il tuo prediletto appartiene alla prima categoria, assicurati di darlo a qualcuno. Non lo stai perdendo per sempre. Se è molto grande, ci vorrà un mese, massimo due, prima di poterlo stringere di nuovo tra le braccia.
Come dice una canzone, “If you love me, let me go”.
Se mi ami, lasciami andare.
E fai scoprire agli altri quanto posso valere.
Anche Anna sarà ospite all’evento Bookcity Milano: BiblioShare presenta: libri, il piacere di condividere.