Il “Milanese imbruttito” (!) parla di noi

Il “Milanese abbruttito“, nonostante il nome la cui spiegazione è a questo link, è un blog di tutto rispetto, che con tono ironico ma serio, descrive comportamenti e modi di essere del cittadino di Milano.

il milanese imbruttito

In un interessante post di ieri parla di buone pratiche di sharing, mettendo tra i 5 esempi top il biblio-sharing e nello specifico parla proprio di noi.

Ecco il pezzo che ci riguarda:

Ovviamente non stiamo parlando di andare alla Biblioteca Civica come un Giargiana a prendere il libro per il weekend con la tessera comunale negli orari prestabiliti dal Comune, ma di BiblioShare, una community del libro a KMZERO, aperta quando vuoi e in cui puoi trovare anche il best seller in cima alla classifiche del momento da leggere gratuitamente. Quello che ti serve è una connessione a internet e vivere nella zona giusta (culturalmente parlando) di Milano.11

Una casa per l’economia collaborativa a Milano

pianta coHubUno spazio per promuovere la sharing economy a Milano, in pieno centro, vicino alla rinnovata e bellissima Darsena. È lo spazio di Vicolo Calusca 10, messo a disposizione dal Comune per  due anni a seguito del bando ideato dall’Assessorato alle Politiche del Lavoro e Sviluppo Economico e vinto dall’ATS composta da BiblioshareCoworkingforCollaboriamoFidiaWelcome pack.
Questi cinque soggetti avranno il compito di gestire lo spazio e la programmazione dei contenuti con l’obiettivo di trasformarlo in un punto di riferimento e di incontro per aziende, cooperative, associazioni, enti pubblici e cittadini privati che intraprendono iniziative nell’ambito della sharing economy a Milano.

Lo spazio si chiamerà “coHub” e avrà come obiettivi quattro parole chiave, per la promozione, la diffusione, lo studio ed il successo della sharing economy: accelerare, contaminare, ricercare e progettare, diffondere.

Il progetto presentato conta già su un qualificato numero di partner, tra cui Airbnb, Blablacar e centri di ricerca dell’Università Cattolica, del Politecnico e della Luiss.

Ulteriori dettagli sul sito di Collaboriamo.

All’ #ItalianDigitalDay

Italian Digital Day - BiblioShareIeri e venerdì, in qualità di Digital Champion di un comune del milanese, ho partecipato all’Italian Digital Day che si è tenuto alla reggia di Venaria. Tanti gli ospiti qualificati che hanno preso la parola e illustrato best practices e programmi per il futuro; ieri c’era anche il Presidente del Consiglio a parlare di digitale. Chi lo desidera può naturalmente cercare su internet articoli e video della giornata.

Ciò che però volevo segnalare in questo blog è che BiblioShare ha avuto un suo piccolissimo ma significativo spazio all’interno della giornata, in un video (regia di Alice Tomassini) nel quale si è voluta raccontare la “giornata” dei campioni digitali con un riferimento ai loro progetti di innovazione e di diffusione del digitale. Un po’ un “Italy in a day” dei campioni digitali.

Qui il link al video su Youtube e qui su Vimeo.

#ItalianDigitalDay

Lo scambio delle idee – su Repubblica

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Repubblica di ieri, nella sezione “R2” dell’edizione nazionale, parla di noi, a pagina 36.

A lato l’estratto in cui gli autori Raffaella De Santis e Alessandro Longo si soffermano nel descrivere il funzionamento di BiblioShare.
L’articolo parte dalla considerazione che, secondo la mappatura delle piattaforme italiane di sharing economy realizzata da collaboriamo.org e l’Università Cattolica di Milano presentata a Sharitaly settimana scorsa, i servizi legati alla cultura stanno crescendo: su 118 piattaforme censite, 10 sono legate alla cultura.
Tra queste, la sola piattaforma che gestisce comunità locali (ma può gestire anche community trasversali) è BiblioShare.
Il tutto poi, contrassegnato dal noto ritorno “sociale” che contraddistingue BiblioShare: la conoscenza tra vicini di casa facilitata dallo scambio di un libro tra appassionati di un autore o di un genere letterario.

Cliccando sull’immagine qui sotto si può leggere l’articolo originale e qui il link al sito di Repubblica.
lo scambio delle idee - Repubblica

BiblioShare, la biblioteca sociale

logo MagupMagup è un nuovo magazine online partito da pochi giorni, dall’idea di alcuni giovani professionisti appassionati di scrittura; si pone come obiettivo quello di portare la propria voce nel web 3.0.
Ci ha onorato subito di una sua recensione, sottolineando l’aspetto sociale di BiblioShare.
L’articolo è a firma di Fabiana Tripodi.
Leggetelo!
Magup parla di BiblioShare

E Amazon apre un punto vendita di libri cartacei!

Amazon Books

Martedì scorso, a Seattle, la sua città natale, Amazon ha aperto una libreria. La società che per prima e più delle altre ha spinto sull’ebook, ha deciso di aprire un punto vendita di libri cartacei!

Il link alla notizia ed al bookstore.
Naturalmente, come fanno ormai tante librerie, non vende solo libri, ma anche altri oggetti, tra i quali ebook reader e tablet.
Propone un catalogo di 5000 titoli, comprendendo i best seller e i preferiti dagli utenti di Amazon.com.
Diremmo che comunque si sta adeguando a ciò che Apple fa già da tanti anni e che Google ha iniziato a fare da poco: aprire un punto fisico di riferimento. Presumiamo che si tratti di un esperimento che, se avrà successo, sarà esportato in altre realtà.
Quindi nessun dietrofront sul piano del ritorno al cartaceo, semplicemente l’esplorazione di un canale diretto di vendita al dettaglio.
Vedremo…
E giusto per non vantarci, ricordiamo che ad oggi la nostra prima community di Milano Rogoredo Santa Giulia, ha al suo attivo 9000 libri, quasi il doppio del bookstore di Amazon di cui tutto il mondo sta parlando.

Intervista a StartupItalia!, sezione Ischool

intervista a StartupItalia!StartupItalia! è una testata online che racconta il mondo delle startup italiane.
E’ online l’intervista che Chiara Baldi ha fatto al nostro Paolo Pisani, creatore di BiblioShare.
Si parla un po’ di come è nato il nostro progetto, di come è progredito e delle difficoltà oggettive che si ha “vivendo di cultura” in Italia, dove le condizioni sono veramente avverse, considerando il numero dei lettori nel panorama del nostro Paese.

L’intervista è all’interno della sezione Ischool, focus della rivista dedicato alla  del futuro.

Leggere è bello e rende felici

manifesto01

Così recita il primo punto del nostro manifesto.
Ora, grazie ad uno studio a cura de Il Libraio, reso noto oggi a Bookcity Milano, se ne ha la conferma scientifica.
“Lo studio dimostra come i lettori italiani siano mediamente più felici dei non lettori, più capaci di apprezzare il tempo libero, meglio attrezzati cognitivamente ad affrontare le emozioni negative. E conferma il ruolo decisivo della scuola e delle famiglie nella promozione della lettura tra bambini e ragazzi…”

Quindi: leggere è bello e rende felici!

Non resta che godersi la lettura dell’articolo sul sito originale per documentarsi nel merito e magari rileggersi un post della nostra collaboratrice Anna di 13 anni.

Digital Championship del 23 ottobre

digital championship PadovaIn occasione della sesta tappa della Digital Championship organizzata da Telecom Italia e l’associazione Digital Champions, alla scoperta di nuovi talenti digitali, il fondatore di BiblioShare Paolo Pisani ha presentato la nostra biblioteca virtuale che ha suscitato molto interesse e curiosità.
Qui il link al video su Youtube con buona parte della presentazione e le domande poste dalla giuria.digital championship Padova
Gli altri partecipanti sono stati:
Davide Zara che ha presentato Superme App, CMS per la PA, Francesco Bombardi con “10+10 Make Coding Sessions” e Matteo Troìa con “nonni su internet”.
Ha vinto Maurizio Galluzzo con il progetto “Emergenza 24“.

Qui il link all’articolo sul sito di Telecom Italia.

#ilfuturoèditutti