Prestare è un atto di generosità

Anna, la nostra giovane collaboratrice quattordicenne, interpreta così il terzo punto del nostro manifesto.
manifesto di biblioshare
“Ma questo lo sapevamo già”.
Ebbene sì, Capitan Ovvio, anche questa volta hai ragione.
La frase in sé si spiega da sola.
E allora che ci faccio io qui?
Non so. Ma la Capa Suprema mi dice che devo scriverci un mini articolo per il blog.
E comunque, come dice il saggio, a volte le cose più ovvie sono quelle più dimenticate.
Non so se l’abbia effettivamente detto, ma comprendete.
Quante volte avete sentito predicare l’odio per i politici disonesti?
Un centinaio è dir poco.
Eppure, questi ogni anno si ripresentano, puntuali come orologi svizzeri, per fare in modo che questo povero mondo sia sempre sull’orlo del baratro.
Anche qui, sappiamo già che un macello verrà fuori, prima o poi.
Ma facciamo finta di niente.
Siamo abituati a tutte le bugie ricevute ogni giorno. Ci lamentiamo per abitudine, ma concretamente non succede nulla.
Bisogna impegnarsi.
Decidere di muovere il proprio posteriore dalla superficie su cui è poggiato e ampliare i nostri orizzonti.
Prestare un libro è un modo per farlo.
Sia culturalmente che socialmente.
Non predicate tutte le virtù della generosità se non le mettete in pratica.
Tentate, apritevi, accettate.
Prestate.

Anna

Oggi è il 100° Roald Dahl Day

Roald Dahl day 100
Esattamente 100 anni fa, 13 settembre 1916, nasceva uno degli autori per ragazzi più celebrato e amato: Roal Dahl.
Roald Dahl portò un vento di novità nella letteratura per ragazzi: mai prima di lui, un autore aveva pensato di rivolgersi con un linguaggio così aperto e così aderente alle loro esigenze, anche inconsce. Dahl ci lascia una ventina di libri in tutto, scritti con un linguaggio creativo e originale, diretto, a volte irriverente e irrispettoso nei riguardi delle figure adulte di cui scrive. Nelle sue trame, Dahl punisce i suoi personaggi, genitori malvagi e incapaci di educare, o bambini viziati e arroganti, frutto di questa incapacità genitoriale, lasciando in genere emergere personaggi positivi, non necessariamente magici, anzi, spesso semplici e umani.
Anche noi celebriamo Dahl e invitiamo i nostri iscritti a verificare la presenza dei libri di Dahl tra i titoli disponibili nella propria community e, naturalmente, se in possesso di qualche libro di Roald Dahl, di aggiungerlo al prestito.
20160913dahl100I libri di Dahl presenti nella community di Milano Rogoredo Santa Giulia

Consigli di settembre

Eccoci qui, rientrati dalla pausa estiva e pronti ad affrontare il nuovo anno (lavorativo).
Con un paio di consigli … in salsa BiblioShare.
consigli di settembre
Uno rivolto a tutti:
BiblioShare, la piattaforma di prestito libri tra gli abitanti del quartiere, invita chi ancora non lo ha fatto ad iscriversi online alle community presenti nelle proprie vicinanze o ad aprire (gratuitamente) una nuova community di lettori. E’ un modo nuovo e diverso di fare cultura, mettendo a disposizione per il prestito almeno uno dei propri libri, per poter accedere gratuitamente ai titoli condivisi da tutti gli iscritti presenti nella biblioteca virtuale. E’ anche un modo per conoscere persone e stringere nuove amicizie tra chi vive vicino.

E uno, scontato per il nostro spirito di condivisione, rivolto alle persone che già conoscono BiblioShare:
condividete i libri che avete comprato e letto questa estate: di sicuro qualcuno sta aspettando di chiederveli in prestito per leggerli!

Tanti anni fa la presa della Bastiglia

“E cosa c’entra la presa della Bastiglia con BiblioShare?” – verrebbe da chiedersi?
presa della Bastiglia
C’entra, c’entra! Insomma, prendendola un po’ da lontano, c’entra. Perché la presa della Bastiglia del 14 luglio 1789 è il primo atto della Rivoluzione Francese a cui noi cittadini dell’Occidente facciamo comunque riferimento, non solo perché in quel momento storico venne redatta la “Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino”, contenente una elencazione dei diritti fondamentali dell’individuo che ha ispirato numerose carte costituzionali, ma perché è l’esito dell'”onda lunga” dell’Illuminismo, ovvero quella rivoluzione – culturale in primo luogo – che ha aperto la via alla Rivoluzione Francese.
Come diceva Kant nel 1784 parlando dell’Illuminismo, «L’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d’intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell’Illuminismo.» E una importante funzione sociale e politica dell'”età dei lumi” venne esercitata dai salotti letterari, principalmente in Francia, nei quali intellettuali più o meno noti conversavano e dibattevano su temi d’attualità o argomenti particolarmente graditi ai presenti. Spesso nei salotti si leggevano opere giudicate politicamente eretiche dall’assolutismo monarchico o si discuteva di cosa stesse accadendo fuori del mondo salottiero. In questo ambiente culturale ebbero un ruolo preminente le donne, alle quali il nuovo ideale egualitario illuminista offriva l’opportunità di collaborare, mostrando le proprie doti intellettuali, ad un progetto radicalmente riformista non più riservato a una cultura soltanto maschile.

E ora, secondo voi, cosa c’entra la presa della Bastiglia con BiblioShare?

Il “Maggio dei Libri” si è concluso

il maggio dei libriIeri si è conclusa la sesta edizione del Maggio dei Libri con oltre 3000 iniziative in programma.
Noi di BiblioShare avevamo partecipato come organizzatori lo scorso anno, mentre nel 2016 abbiamo seguito alcune iniziative come ospiti.
Da eventi come questi si evidenzia come, nonostante i numeri poco soddisfacenti, agli italiani leggere piace davvero: sembrerebbe quasi, come ha dichiarato Romano Montroni, presidente del Centro per il libro e la lettura, organizzatore della manifestazione, che “occorre solo creare occasioni, incentivare la creatività, offrire spunti di riflessione e coordinamento nell’organizzazione delle iniziative”.
In effetti il Maggio dei libri ha interessato le biblioteche, le scuole, ma anche le carceri, le piazze e tanti luoghi insoliti, a dimostrazione che i libri sono di casa ovunque.
E noi di BiblioShare non possiamo fare altro che compiacerci ancora una volta per una grande manifestazione che come noi ha a cura l’Italia che legge: “L’immagine dell’Italia fiorita di libri ha in effetti rispecchiato fedelmente il claim istituzionale di quest’anno Se son libri fioriranno, molto gradito insieme agli altri messaggi e visual Se leggo vivo più di 7 vite, Liberi di leggere e Il libro porta consiglio, che hanno accompagnato la campagna”.
I nostri slogan, in essere da tempo, sono quindi perfettamente in linea: Millelibri mille vite e Libera i tuoi libri.
E proprio a partire da quest’ultimo motto, invitiamo tutti gli appassionati di lettura che hanno ritrovato la voglia di leggere in queste settimane ad aprire la loro community BiblioShare, sul proprio territorio.

www.ilmaggiodeilibri.it

“Pile” di libri in regalo a New York

Prendendo spunto da un articolo de “Il Libraio” di ieri, segnaliamo questa iniziativa che ha alcuni principi in comune con BiblioShare.
Come si legge su altri siti che ne hanno dato notizia, il progetto “Reading Project” di Shaheryar Malik ha ricevuto una discreta eco sui media locali che si sono interrogati su chi e perché aveva individuato otto luoghi frequentati della città (la stazione della metropolitana di Times Square, Central Park, la High Line, il ponte di Brooklyn e altre location) dove abbandonare pile di una cinquantina di libri, invitando i passanti a prenderli e leggerli, per poi inviare una mail al proprietario una volta terminata la lettura. I libri sono stati tutti prelevati e Malik ha ricevuto mail da 30 Paesi del mondo!
Malik ha dichiarato: “Invece di condividere un altro selfie, ho condiviso i miei libri. Le persone che hanno partecipato a questo progetto sono ora connesse con me. Non ci conosciamo, ma so che cosa hanno letto e viceversa: è un’esperienza molto personale”.
the Reading Project by Malik Sherry
A noi l’iniziativa è davvero piaciuta molto e ci dà modo di pensare che Malik e BiblioShare siano sulla stessa lunghezza d’onda: il nostro manifesto parla chiaro, soprattutto in questi punti!
1. Leggere è BELLO e rende FELICI
2. Condividere con gli altri le EMOZIONI provate nella lettura di un libro, ANCORA DI PIÙ
3. Prestare è un atto di GENEROSITÀ
4. Presta i tuoi libri più belli, quelli che AMI di più
9. Rendi la lettura un’ESPERIENZA PIÙ AMPIA, non limitata al padrone del libro

Tra la libreria condivisa e il tiro con l’arco, c’è un mondo fatto di vicini di casa

TRA LA LIBRERIA CONDIVISA E IL TIRO CON L’ARCO, C’È UN MONDO FATTO DI VICINI DI CASA
E’ uscito il reportage di “Super, il festival delle periferie a Milano“, sul quartiere Rogoredo Santa Giulia.
E’ un reportage bello, appassionante e interessante che rivisita positivamente gli stereotipi della periferia così come li conosciamo, dando spazio a tutte le realtà che vivacizzano il quartiere.
E’ da leggere integralmente per non perdere la continuità della narrazione: tra la libreria condivisa e il tiro con l’arco, c’è un mondo fatto di vicini di casa.
Qui sotto uno stralcio in cui si racconta un po’ di BiblioShare:
“…
Alle porte del quartiere di Santa Giulia ci fermiamo sotto ad un grande murales, è il momento di Biblioshare.
Roberta una grande lettrice e divoratrice di libri e Paolo capace informatico, decidono di attivare un sistema che possa mettere in circolazione i libri che stanno chiusi nelle biblioteche di casa. Biblioshare, infatti, mette in circolazione e offre agli altri di accedere ai libri degli scafali personali con il fine di costruire una grande e unica libreria collettiva. Unica regola? Bisogna scambiarsi i libri di persona così ci si conosce.
Ovviamente tutti sorridiamo e pensiamo tra noi “chissà quante storie d’amore sono nate” qualcuno invece di pensarlo lo dice proprio.
Ci dicono che Biblioshare ha una valenza sociale forte, ci si conosce. La community è circoscritta al quartiere ma ne nascono anche altre. Una da poco, ad esempio, è nata in Porta Romana.
Chiaro, il progetto va divulgato perchè se nessuno sa che esiste nessuno lo usa. Gli chiediamo dei risultati che hanno ottenuto fino a oggi, ci dicono che inizialmente aderiscono persone per curiosità ma sono restie a mettere a disposizione i libri. Però ci sono lettori forti che scambiando anche trenta libri alzano la media. E se uno il libro non lo restituisce? Beh, ci dicono, se uno non si comporta bene ha un feedback negativo e piano piano sparisce dalla community.
Tra gli users vincono le donne con età non giovanissime ma in linea con i lettori del modello Italia.
…”

Grazie ai ragazzi di Super, grazie per aver parlato di BiblioShare, ma soprattutto grazie per raccontare il bello delle periferie milanesi.

Biblioshare acquista Anobii

Biblioshare acquista Anobii

Oggi è un grande giorno. Come riporta autorevolmente anche l’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana), abbiamo acquisito Anobii, il primo social network dedicato ai libri, nato nel 2006.

In sintesi, di seguito, qualche passaggio dall’articolo dell’AGI.

Biblioshare, piccola startup milanese che ha compiuto da poco un anno, compra un pezzo del gigante Mondadori, che a sua volta aveva acquisito Anobii due anni fa. “Sono episodi ai quali ci dobbiamo abituare sempre di più” – ha dichiarato Riccardo Luna, digital champion italiano, interpellato per un commento a caldo sulla notizia mentre si trovava alla libreria Open di viale Monte Nero a Milano questa mattina.

L’acquisizione comporta la possibilità per Biblioshare di espandersi velocemente sul territorio italiano e non solo, creando una sinergia straordinaria con Anobii e con la sua grande comunità di lettori. Anobii è una piattaforma online diffusa in molti paesi del mondo ed i suoi iscritti hanno catalogato oltre 40 milioni di libri, condividendo recensioni, commenti e giudizi.

Paolo Pisani, fondatore di Biblioshare, ha dichiarato: “La rete di Anobii si integrerà perfettamente con la filosofia di Biblioshare, dando nuovo impulso alla lettura di libri e coinvolgendo anche nuovi lettori. Il “ritorno sociale” determinato da questa nuova sinergia avrà ripercussioni positive per il futuro del Paese”.

Stay tuned, prossimamente su questi schermi.

Tiriamo qualche somma?

biblioShare: statistiche di 13 mesi
Sì, facciamo qualche considerazione.
BiblioShare è nata da oltre un anno e, forse per la prima volta, abbiamo l’occasione di fare qualche considerazione in merito alle nostre community, aggregando i dati di tutti gli iscritti, escludendo tutte le realtà che si configurano come biblioteche, anche quelle condominiali. Resta quindi la dimensione dei soli individui, iscritti singolarmente, che mettono a disposizione i propri libri.
E l’analisi, per quanto ci permettiamo di indicare, da sicuramente dei risultati interessanti, sottolineando il fatto che i testi disponibili sono tutti di qualità e coerenti con il nostro Manifesto, come da quarto – “Presta i tuoi libri più belli, quelli che AMI di più” – e settimo punto – “Questo strumento non è uno “svuota cantina”, piuttosto un “RIEMPI CUORI””,
Ecco qualche altra curiosità:
i libri di narrativa sono la netta maggioranza: il 63 per cento;
i libri prestati da donne sono più di quelli prestati dagli uomini: 61% contro 39;
gli autori con più libri in catalogo sono, in ordine discendente: Fred Vargas, Jonathan Coe e Manuel Vazquez Montalban;
i libri più presenti sono “La banda dei brocchi” di Jonathan Coe, “Sulla strada” di Jack Kerouac, e “L’amica geniale” della tanto citata (in questi giorni) Elena Ferrante;
quest’ultimo libro è anche quello più prestato.