Aprile è il mese delle recensioni: nei primi 8 giorni è già la terza volta che qualcuno scrive di BiblioShare.
Questa è la volta di Quattro, il giornale della zona 4 di Milano che, a firma di Alberto Tavazzi, parla di noi.
Buona lettura, nell’immagine dell’articolo originale qui a fianco.
Tag: biblioshare
Nella directory di Collaboriamo.org
Anche Biblioshare da oggi fa parte della directory dei servizi collaborativi censiti da collaboriamo.org, la prima piattaforma italiana di informazione e servizi sulla sharing economy.
Vicini di libro
Josephine Condemi ha scritto questo articolo-intervista su Biblioshare nella sezione “Social Innovation” di Nova, l’inserto del Sole 24 Ore dedicato all’innovazione.
Va letto, assolutamente!
Pesce d’aprile
Addirittura due!
Uno su Twitter (@biblio_share) che ha riscosso molti retweet e preferiti:
Uno all’interno dei gruppi Facebook che fanno riferimento al quartiere test, ovvero Santa Giulia è e Milano Rogoredo Santa Giulia – Vivere il quartiere:
Quest’ultimo propone una irreale offerta di iscrizione gratuita al servizio fino a Pasqua, a sottolineare il fatto che Biblioshare è sempre stato un servizio gratuito. Un post correttivo ha fatto seguito a fine giornata.
Bello l’articolo di Sharingnews.it
Sharingnews ha pubblicato un articolo dal titolo “L’intramontabile passione dei libri grazie a Biblioshare“.
Leggetelo.
della serie “I Preferiti”
Grazie a Twitter (@biblio_share) riceviamo post carini e interessanti.
Eccoli qui, “shared” per chi ci legge!
Da parte di: @LibriLonganesi, @Libreriamo, @edizpiemme, @amantilibri.
Condividere con gli altri le emozioni provate nella lettura di un libro …
Una settimana fa abbiamo presentato il primo punto del nostro Manifesto (santagiulia.biblioshare.it/manifesto.php), ora passiamo al secondo.
Quanto e cosa mi ha dato la lettura di un libro?
Posso rifletterci in solitudine e raccontarmelo, ma se ho l’occasione di parlarne a qualcuno ecco che, nel tentativo di spiegarlo, rivivo una seconda volta quello che mi ha dato.
Se mi ha divertito commenterò dei passaggi ridendo, se mi ha intristito mi rattristerò di nuovo. Se mi ha fatto riflettere lo rifarò col mio nuovo interlocutore, se mi sarà piaciuto da morire gli dirò “leggilo anche tu, se vuoi te lo presto” (tramite Biblioshare, naturalmente).
Leggere è bello e rende felici
Leggere è bello e rende felici. Difficile spiegare perché, ma funziona così.
Per capirlo è necessario appartenere alla categoria dei lettori, o almeno provare.
Altrimenti è come chiedere ad un astemio se gli piace il vino.
Ti apre gli orizzonti, ti permette di allargare i tuoi confini. Leggere è, ogni volta, una nuova avventura.
Più di altri generi come un film o un’opera teatrale, ci costringe a “interpretare”. Non abbiamo immagini in aiuto, ma il nostro cervello elabora il narrato, dà un volto ai personaggi, costruisce paesaggi e ambienti, definisce un contesto. Qualunque sia il libro, qualunque sia il tema, un libro ci fa immaginare.
Scatena reazioni, sentimenti, opinioni, perché mentre leggiamo giudichiamo, anche.
Condividiamo un sentimento o lo ripudiamo, ci divertiamo oppure, a tratti, ci annoiamo, perché non sempre la lettura scorre e non sempre quello che cominciamo a leggere ci piace e ci appaga.
Che problema c’è? Non è obbligatorio arrivare in fondo a un libro, come ci dice Pennac.
Leggere è un atto di libertà, come può non renderci felici se è una cosa che vogliamo?
E indubbiamente ci rende più belli, obbligandoci ogni volta a crescere un po’.
Leggere è, soprattutto, un modo per darci emozioni: allontana il pericolo della noia e ci avvicina alla felicità.
dal primo punto del nostro Manifesto (http://santagiulia.biblioshare.it/manifesto.php)
Il mio primo scambio … al buio
Dal titolo potreste pensare a qualcosa di “hard” e discutibile dal punto di vista morale ma tranquilli: è stato uno scambio fisico assolutamente pulito dal punto di vista etico.
Ebbene sì, si tratta di qualcosa di “fisico”, toccabile con mani, quindi “hard”: ho scambiato un libro con una perfetta sconosciuta!
Navigavo sulla lista di disponibilità dei libri di Biblioshare e sono incappata in un titolo che ha stuzzicato la mia curiosità: “Piccola bussola etica per il mondo che viene” di Savater.
Dopo pochi minuti ho ricevuto una mail in automatico con nome e cognome della lettrice, il suo indirizzo mail e gli orari di contatto preferiti. Le ho scritto subito, ci siamo scambiate i numeri di telefono e dopo un set di ping-pong per trovare entrambe un momento libero ci siamo date appuntamento per una “share–colazione” un sabato mattina alla Pasticceria di Via Monte Palombino.
Per riconoscerci lei si è descritta come una similtedesca bionda, io come la classica italiana di altezza media, colore dei capelli medio, peso un po’ più che medio … e piumino blu.
Davanti a cappuccino, succo di frutta e due brioches ci siamo raccontate chi siamo e cosa facciamo, qualche pezzo della nostra vita e la comune passione per la lettura.
Susanna è una persona ricca di interessi, ha due bambini, suona il pianoforte, conosce molto bene il tedesco e un mucchio di altre cose non riassumibili in una colazione che ha rischiato di dilatarsi fino all’ora del pranzo … dopo un po’ ci siamo alzate dal tavolino ormai monopolizzato da troppo tempo, l’ho accompagnata al mercato e ci siamo salutate quando la mia dolce e paziente “metà”, che mi aveva dato per dispersa, è passata a prendermi in macchina per andare all’Esselunga …
Due parole anche sull’oggetto dello scambio: qualcuno potrà pensare “che mattone” e invece no, l’ho letto in un mese, a piccole dosi, e ho realizzato con un po’ di compiacimento che gli spagnoli hanno i nostri stessi problemi, raccogliendo qua e là piccole perle di saggezza… Provare per credere.
Come primo scambio al buio mi è andata decisamente bene: ottima colazione, un paio d’ore dedicate a me stessa, veramente un buon libro da leggere e una nuova compagna di scambi… non solo letterari.
Atrebor