Quattro, il giornale dell’omonima zona di Milano, recensisce BiblioShare invitando i propri lettori ad iscriversi, in particolare alla neonata community di Porta Romana.
Dall’articolo di Francesco Pustorino scaturisce un ulteriore modo di vedere il nostro servizio e sicuramente attirerà nuovi lettori ad iscriversi. Il suo pezzo mette in evidenza un nuovo soggetto, importantissimo, la persona referente della community: Barbara Bortolini nello specifico. Solo un’osservazione: BiblioShare ha da poco festeggiato il suo primo compleanno nella community “storica” di Milano Rogoredo Santa Giulia.
Qui il link al sito di Quattro dove sono presenti tutte le copie del mensile, giunto al numero 176.
Tag: community
Biblioshare acquista Anobii
Oggi è un grande giorno. Come riporta autorevolmente anche l’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana), abbiamo acquisito Anobii, il primo social network dedicato ai libri, nato nel 2006.
In sintesi, di seguito, qualche passaggio dall’articolo dell’AGI.
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Biblioshare, piccola startup milanese che ha compiuto da poco un anno, compra un pezzo del gigante Mondadori, che a sua volta aveva acquisito Anobii due anni fa. “Sono episodi ai quali ci dobbiamo abituare sempre di più” – ha dichiarato Riccardo Luna, digital champion italiano, interpellato per un commento a caldo sulla notizia mentre si trovava alla libreria Open di viale Monte Nero a Milano questa mattina.
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L’acquisizione comporta la possibilità per Biblioshare di espandersi velocemente sul territorio italiano e non solo, creando una sinergia straordinaria con Anobii e con la sua grande comunità di lettori. Anobii è una piattaforma online diffusa in molti paesi del mondo ed i suoi iscritti hanno catalogato oltre 40 milioni di libri, condividendo recensioni, commenti e giudizi.
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Paolo Pisani, fondatore di Biblioshare, ha dichiarato: “La rete di Anobii si integrerà perfettamente con la filosofia di Biblioshare, dando nuovo impulso alla lettura di libri e coinvolgendo anche nuovi lettori. Il “ritorno sociale” determinato da questa nuova sinergia avrà ripercussioni positive per il futuro del Paese”.
Stay tuned, prossimamente su questi schermi.
L’Eco parla di BiblioShare
L’Eco di Milano e provincia di questa settimana, a pagina 5, a firma di Alberto Tavazzi, parla del primo compleanno di BiblioShare illustrando la nostra storia e la progressiva diffusione sul territorio del sud-est milanese.
BiblioShare verso il centro della città!
BiblioShare che fino ad oggi si è espansa con nuove community verso il sud est di Milano, da ieri ha aperto una nuova biblioteca distribuita sempre sullo stesso asse, verso il centro della città. Grazie alla richiesta di una lettrice “forte” – Barbara, che ha già alimentato con parecchi titoli la biblioteca virtuale – la nuova community copre tutta l’area di Milano che da piazzale Lodi si estende fino a Porta Romana, comprendendo quindi corso Lodi e tutte le vie che lo intersecano.
Cari abitanti di questa zona, non vi resta che iscrivervi e condividere quanti più libri potete!
E buona fortuna alla community Milano Porta Romana!
Buon compleanno BiblioShare
Oggi è il mio primo compleanno. Mi volto indietro e guardo la strada percorsa…
“Marcovaldo” è stato il primo, che ha aperto il gioco del prestito nella community di Milano Rogoredo – Santa Giulia, “lo zoo sotto la tenda” l’ultimo, nella nuova community di Milano Porta Romana.
In mezzo ci stanno quasi 12000 libri, che hanno visto anche la partecipazione di biblioteche private e scolastiche.
Sono arrivata sui rotocalchi in un attimo, suscitando curiosità: di me hanno scritto il Corriere, Repubblica, il Sole 24 ORE, tanto per citare qualche testata illustre.
E’ stato un grande onore.
Ma nonostante gli onori della cronaca non mi sono montata la testa. Il mio è un lavoro duro, nell’ombra. Fatto di piccoli passi, di persone che attraverso di me hanno letto un libro, stretto una relazione, bevuto un caffè insieme al bar e condiviso qualcosa di se stessi, dei propri gusti, della propria vita.
Prestando un libro a volte con fiducia incondizionata nel prossimo, a volte vincendo a fatica il timore di non vederlo restituito.
Al servizio della cultura e dei cittadini, sì, questo è lo scopo della mia vita: promuovere la lettura in modo semplice e gratuito, la fiducia reciproca e le buone relazioni, la crescita e la consapevolezza delle persone; perché, ne sono sicura, lettura e condivisione ci rendono più ricchi e migliori.
Milano, 1 febbraio 2016
BiblioShare
I dati della lettura nel 2015 in Italia
Nel nostro post di qualche giorno fa, quando Istat ha anticipato i dati del report sulla “lettura in Italia nel 2015”, abbiamo anche moi comunicato alcuni risultati.
Ora ci sono i dati completi, con il report e tutte le tabelle di dettaglio, presenti sul sito di Istat.
Dal quadro che emerge dal grafico che riproponiamo qui sopra, che confronta la percentuale di persone maggiori di 6 anni che hanno letto almeno un libro nel proprio tempo libero nell’ultimo anno, confrontando le rilevazioni nel 2005, nel 2010 e nel 2015, la sola fascia di età in crescita è quella degli ultra 65, mentre praticamente in tutti gli altri casi i valori sono scesi anche oltre i già bassi livelli del 2005.
Il report di Istat sintetizza in questo modo:
“Nel 2015 si stima che il 42% delle persone di 6 anni e più (circa 24 milioni) abbia letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista per motivi non strettamente scolastici o professionali. Il dato appare stabile rispetto al 2014, dopo la diminuzione iniziata nel 2011.
Il 9,1% delle famiglie non ha alcun libro in casa, il 64,4% ne ha al massimo 100. La popolazione femminile ha maggiore confidenza con i libri: il 48,6% delle donne sono lettrici, contro il 35% dei maschi.
La quota di lettori risulta superiore al 50% della popolazione solo tra gli 11 e i 19 anni e nelle età successive tende a diminuire; in particolare, la fascia di età in cui si legge di più è quella dei 15-17enni.
La lettura continua ad essere molto meno diffusa nel Mezzogiorno. Nel Sud meno di una persona su tre (28,8%) ha letto almeno un libro mentre nelle Isole i lettori sono il 33,1%, in aumento rispetto al 31,1% dell’anno precedente.
I “lettori forti”, cioè le persone che leggono in media almeno un libro al mese, sono il 13,7% dei lettori (14,3% nel 2014) mentre quasi un lettore su due (45,5%) si conferma “lettore debole”, avendo letto non più di tre libri in un anno.”
Quando leggiamo che “il 9,1% delle famiglie non ha alcun libro in casa” ci convinciamo una volta di più che la mission di BiblioShare sia quella giusta e che le nostre comunità possano contribuire a ridurre questo valore. Certo, dobbiamo farci conoscere e chiedere di farci conoscere.
E Amazon apre un punto vendita di libri cartacei!
Martedì scorso, a Seattle, la sua città natale, Amazon ha aperto una libreria. La società che per prima e più delle altre ha spinto sull’ebook, ha deciso di aprire un punto vendita di libri cartacei!
Il link alla notizia ed al bookstore.
Naturalmente, come fanno ormai tante librerie, non vende solo libri, ma anche altri oggetti, tra i quali ebook reader e tablet.
Propone un catalogo di 5000 titoli, comprendendo i best seller e i preferiti dagli utenti di Amazon.com.
Diremmo che comunque si sta adeguando a ciò che Apple fa già da tanti anni e che Google ha iniziato a fare da poco: aprire un punto fisico di riferimento. Presumiamo che si tratti di un esperimento che, se avrà successo, sarà esportato in altre realtà.
Quindi nessun dietrofront sul piano del ritorno al cartaceo, semplicemente l’esplorazione di un canale diretto di vendita al dettaglio.
Vedremo…
E giusto per non vantarci, ricordiamo che ad oggi la nostra prima community di Milano Rogoredo Santa Giulia, ha al suo attivo 9000 libri, quasi il doppio del bookstore di Amazon di cui tutto il mondo sta parlando.