Ieri sera si è conclusa presso IN.CO.MINCIO, spazio INterno e COndiviso in via Mincio 4, la rassegna Giallo Milano, una serie di incontri serali con la presentazione da parte degli autori di libri di letteratura gialla e noir. Quattro serate e quattro autori, anzi di più, perché in un paio di occasioni gli autori erano più di uno: un duo ed un trio.
Bello che queste iniziative, magari di portata minore e non sempre aventi una grande risonanza mediatica, avvengano e abbiano un meritato successo, soprattutto per la capacità degli organizzatori (le associazioni Animondo onlus, Piano-TERRA e Periferie Al Centro) di individuare gli autori e di costruire un percorso letterario di tutto rispetto.
In qualche modo anche noi di BiblioShare siamo rimasti coinvolti dall’evento, visto che il conduttore delle serate, Alberto Tavazzi, iscritto alla community di Rogoredo Santa Giulia, ha deciso di condividere nella biblioteca distribuita tutti i libri presentati nella rassegna. E’ un’occasione per dare prospettiva all’iniziativa e fornire una possibilità in più a questi autori di farsi conoscere ulteriormente.
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A proposito di sharing
In questi giorni Esino Lario, ridente paesino di circa 800 anime in provincia di Lecco, ospita un raduno molto particolare: si tratta di oltre mille wikifratelli provenienti da 780 paesi: sono le persone che contribuiscono ad alimentare la famosa enciclopedia multilingue collaborativa, online e gratuita che tutti conosciamo, la più vasta della rete: Wikipedia.
Fino al 28 giugno gli autori di questo sapere globale potranno convivere in questo paesino di montagna che si è aggiudicato l’eccezionale ritrovo rispetto ad altri candidati nel mondo come le più celebri Atlantic City e Manila.
L’iniziativa è stata fortemente promossa da Iolanda Pensa, ricercatrice a Lugano, contributrice di Wikipedia e cugina del sindaco di Esino Lario.
Per alloggiare i wikifratelli, considerata l’esistenza di una sola pensione in paese, il sindaco Pietro Pensa è riuscito a mobilitare buona parte degli abitanti, che hanno dato ospitalità gratuita nelle proprie case e hanno partecipato a corsi di inglese offerti dal Comune per essere messi in condizioni di comunicare con gli ospiti stranieri.
Wifi gratuita ovunque, megatendone per il vitto in comune, l’ex cinema trasformato in una sala polifunzionale da 280 posti, scuola e museo ristrutturati all’insegna della cultura grazie ai finanziamenti di Fondazione Wikipedia e Fondazione Cariplo.
Un grande esempio di collaborazione e condivisione, sul piano umano e culturale. Dove si dimostra che l’unione (tra istituzioni, personaggi di spicco e semplici cittadini che si sono messi in gioco) fa la forza, e lo sharing funziona!
Premio Strega 2016: nuovi libri da condividere!
Ieri sera, a casa Bellonci, nell’appartamento romano ai Parioli, si è svolto il consueto appuntamento di giugno del discusso e amato premio letterario: sono stati selezionati i 5 finalisti che si contenderanno il premio da assegnare il prossimo 8 luglio.
Notizia di cronaca certo, ma comunque una notizia importante per il mondo della cultura e dell’editoria italiana, come in fondo succede da addirittura 70 anni.
E noi di BiblioShare ne diamo comunicazione, sollecitando i nostri iscritti a condividere questi libri nelle nostre community. Chi lo farà per primo? chi sarà il primo lettore? in quale community?
Tornando alla settantesima edizione del premio, ecco una foto dei finalisti e l’elenco dei loro libri in base alla graduatoria della giuria.
La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati con voti 202
L’uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati con voti 160
Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti con voti 156
Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci con voti 138
La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli con voti 102
“Pile” di libri in regalo a New York
Prendendo spunto da un articolo de “Il Libraio” di ieri, segnaliamo questa iniziativa che ha alcuni principi in comune con BiblioShare.
Come si legge su altri siti che ne hanno dato notizia, il progetto “Reading Project” di Shaheryar Malik ha ricevuto una discreta eco sui media locali che si sono interrogati su chi e perché aveva individuato otto luoghi frequentati della città (la stazione della metropolitana di Times Square, Central Park, la High Line, il ponte di Brooklyn e altre location) dove abbandonare pile di una cinquantina di libri, invitando i passanti a prenderli e leggerli, per poi inviare una mail al proprietario una volta terminata la lettura. I libri sono stati tutti prelevati e Malik ha ricevuto mail da 30 Paesi del mondo!
Malik ha dichiarato: “Invece di condividere un altro selfie, ho condiviso i miei libri. Le persone che hanno partecipato a questo progetto sono ora connesse con me. Non ci conosciamo, ma so che cosa hanno letto e viceversa: è un’esperienza molto personale”.
A noi l’iniziativa è davvero piaciuta molto e ci dà modo di pensare che Malik e BiblioShare siano sulla stessa lunghezza d’onda: il nostro manifesto parla chiaro, soprattutto in questi punti!
1. Leggere è BELLO e rende FELICI
2. Condividere con gli altri le EMOZIONI provate nella lettura di un libro, ANCORA DI PIÙ
3. Prestare è un atto di GENEROSITÀ
4. Presta i tuoi libri più belli, quelli che AMI di più
9. Rendi la lettura un’ESPERIENZA PIÙ AMPIA, non limitata al padrone del libro
Anche i #libri alla prova #sharingeconomy
Social Milano, il sito che si occupa di socialità nella metropoli milanese, quattro settimane fa, a firma di Alessio Baù, ha descritto un panorama aggiornato sui servizi di sharing presenti a Milano, parlando anche di BiblioShare.
Di seguito un estratto dell’articolo:
Milano, si dice oggi, è una delle capitali della sharing economy. Regina in Italia, competitiva in Europa. Ho provato a mappare le diverse opportunità e sperimentazioni che si incontrano nella nostra città grazie alle pratiche di condivisione di beni materiali, servizi o conoscenze, percorsi che spesso seguono obiettivi diversi: economici, sociali, ecologici o politici.
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CONOSCERE
Da un anno, nel quartiere Rogoredo-Santa Giulia, è stato avviato con successo il progetto Biblioshare, una piattaforma di condivisione delle letture che ogni abitante del quartiere può offrire al proprio vicino di casa. Gli utenti devono registrarsi e per usufruire dei libri devono a loro volta mettere a disposizione degli altri, i propri. A Biblioshare non hanno aderito solo singoli cittadini, ma anche scuole (come l’Istituto Comprensivo Sottocorno di via Monte Piana e di via Monte Popera, con 4100 titoli) e condomini speciali, come quello di via Rembrandt 12, dove trova casa il primo esempio di biblioteca condominiale, per un totale a oggi di oltre 12.000 libri “biblioshared”. Il progetto è particolarmente efficace perché intercetta un fenomeno fluido come il bookcrossing e lo rende però sistema, legato fortemente al territorio.
È un bell’esempio di come anche il nostro modo di conoscere e apprendere stia cambiando grazie a pratiche di condivisione anche in un settore lento come quello librario.
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Perché i principi della sharing economy diventino sistema servirà una riflessione profonda fra tutti gli attori della città, per arrivare a un patto di fiducia che renda possibile un’altra economia. Fiducia: un bene comune.
Questo il link diretto all’articolo.