Anna, 13 anni: leggere è bello e rende felici

Anna, 13 anni, è una nostra nuova collaboratrice. Leggete cosa ha scritto a proposito del primo punto del nostro Manifesto. Della serie #ioleggoperché

Cosa non fa Anna, pur di leggere!
Cosa non fa Anna, pur di leggere!

Alt! Alt. Alt.
C’è di sicuro quella vocina che si alza e dice: Sì, come no.
E io chiedo: Perché tutto ‘sto sarcasmo?
Vorrei proprio sapere cosa mi risponderebbe.
E se chiedesse a me: Perché tu dici che leggere è bello?, io le risponderei: Ascolta e rifletti.
Leggere è un atto di volontà. Possiamo accendere tranquilli la televisione e non guardarla, rispondendo al cellulare o facendo altre cose.
Con un libro no. Bisogna cominciare a leggere, innanzitutto.
Già questo è un atto di volontà.
Poi, mentre leggiamo, ci infiliamo tra le parole, ci mescoliamo ad esse, ci emozioniamo, svegliamo la nostra fantasia e non vogliamo essere distolti dalla lettura perché sappiamo che altrimenti l’incanto finirebbe e bisognerebbe ricominciare da capo.
E la vocina: Se, vabbè, basta un segnalibro.
Ottima obiezione. Ma vuoi davvero smettere di leggere un libro e magari fare i compiti? O scoprire al telegiornale che ci sono stati tanti di quei morti che non si sa più dove metterli, poverini? O ascoltare i motivetti sgrammaticati e vagamente seccanti delle pubblicità prima del programma che vuoi vedere?
E allora, scusate, tanto vale continuare a leggere e scoprire anche tragedie, morti e avanti così ma raccontati con emozione che ci permette di dire, alla fine del volume, se ci è piaciuto, “Ma guarda un po’, mica me l’aspettavo che mi piacesse così. Già che ci sono lo consiglio a qualcuno.”.
E se non l’avete apprezzato? Niente paura: potete sempre consigliare di non leggerlo e cercarne un altro che accomodi i vostri gusti.
Cosa dici ora, vocina?

Anna