Presta i tuoi libri più belli, quelli che ami di più

Come lunedì scorso, Anna, la nostra giovane collaboratrice, ci dice la sua su un altro punto – il quarto – del nostro manifesto.
Presta i tuoi libri più belli, quelli che AMI di più
Ma come! Ma dovrei separarmi da quel bellissimo tomo che amo più di me stessa per darlo a qualcun altro?
Neanche morta!
No, non se ne parla assolutamente.
Brava.
E poi come puoi trasmettere la bellezza di quel volume agli altri? Come fai a convincerli a leggerlo?
Certo, puoi dire a chi conosci “Questo è il mio libro preferito per questi motivi”, ma finché non lo leggeranno non sapranno mai cosa nella sua trama o nei suoi personaggi lo rende così speciale.
Ogni libro può essere un capolavoro, così come può essere una gran perdita di tempo.
Dipende tutto dal punto di vista del lettore.
Se vuoi provare a più persone che il tuo prediletto appartiene alla prima categoria, assicurati di darlo a qualcuno. Non lo stai perdendo per sempre. Se è molto grande, ci vorrà un mese, massimo due, prima di poterlo stringere di nuovo tra le braccia.
Come dice una canzone, “If you love me, let me go”.
Se mi ami, lasciami andare.
E fai scoprire agli altri quanto posso valere.

Anche Anna sarà ospite all’evento Bookcity Milano: BiblioShare presenta: libri, il piacere di condividere.

Prestare è un atto di generosità

Anna, la nostra giovane collaboratrice quattordicenne, interpreta così il terzo punto del nostro manifesto.
manifesto di biblioshare
“Ma questo lo sapevamo già”.
Ebbene sì, Capitan Ovvio, anche questa volta hai ragione.
La frase in sé si spiega da sola.
E allora che ci faccio io qui?
Non so. Ma la Capa Suprema mi dice che devo scriverci un mini articolo per il blog.
E comunque, come dice il saggio, a volte le cose più ovvie sono quelle più dimenticate.
Non so se l’abbia effettivamente detto, ma comprendete.
Quante volte avete sentito predicare l’odio per i politici disonesti?
Un centinaio è dir poco.
Eppure, questi ogni anno si ripresentano, puntuali come orologi svizzeri, per fare in modo che questo povero mondo sia sempre sull’orlo del baratro.
Anche qui, sappiamo già che un macello verrà fuori, prima o poi.
Ma facciamo finta di niente.
Siamo abituati a tutte le bugie ricevute ogni giorno. Ci lamentiamo per abitudine, ma concretamente non succede nulla.
Bisogna impegnarsi.
Decidere di muovere il proprio posteriore dalla superficie su cui è poggiato e ampliare i nostri orizzonti.
Prestare un libro è un modo per farlo.
Sia culturalmente che socialmente.
Non predicate tutte le virtù della generosità se non le mettete in pratica.
Tentate, apritevi, accettate.
Prestate.

Anna

#SocialBookDay 2016

#socialbookday 2016
Tra 10 giorni, il 15 ottobre, c’è il Social Book Day. Siamo alla quarta edizione di questa iniziativa che vuole dedicare una giornata ai libri coinvolgendo tutti i protagonisti della cultura online: dalle pagine Facebook dedicate alla lettura, ai profili Twitter di chi ama la lettura, a youtuber, blogger, forum e community online.
Il Social Book Day, voluto e sponsorizzato da Libreriamo – un social book magazine digitale per gli amanti dei libri a cui anche noi spesso facciamo riferimento – vuol essere un «invito alla lettura globale, che parte dalle pagine e dalle community dedicate ai libri per coinvolgere tutti».
Partecipare è semplice: basta twittare o pubblicare su Facebook e sulle altre piattaforme social un pensiero, una frase, una citazione di qualche autore, qualsiasi cosa a favore della lettura affiancandolo con l’hashtag #socialbookday.

Link 2015

#SocialBookDay

Consigli di settembre

Eccoci qui, rientrati dalla pausa estiva e pronti ad affrontare il nuovo anno (lavorativo).
Con un paio di consigli … in salsa BiblioShare.
consigli di settembre
Uno rivolto a tutti:
BiblioShare, la piattaforma di prestito libri tra gli abitanti del quartiere, invita chi ancora non lo ha fatto ad iscriversi online alle community presenti nelle proprie vicinanze o ad aprire (gratuitamente) una nuova community di lettori. E’ un modo nuovo e diverso di fare cultura, mettendo a disposizione per il prestito almeno uno dei propri libri, per poter accedere gratuitamente ai titoli condivisi da tutti gli iscritti presenti nella biblioteca virtuale. E’ anche un modo per conoscere persone e stringere nuove amicizie tra chi vive vicino.

E uno, scontato per il nostro spirito di condivisione, rivolto alle persone che già conoscono BiblioShare:
condividete i libri che avete comprato e letto questa estate: di sicuro qualcuno sta aspettando di chiederveli in prestito per leggerli!

Il “Maggio dei Libri” si è concluso

il maggio dei libriIeri si è conclusa la sesta edizione del Maggio dei Libri con oltre 3000 iniziative in programma.
Noi di BiblioShare avevamo partecipato come organizzatori lo scorso anno, mentre nel 2016 abbiamo seguito alcune iniziative come ospiti.
Da eventi come questi si evidenzia come, nonostante i numeri poco soddisfacenti, agli italiani leggere piace davvero: sembrerebbe quasi, come ha dichiarato Romano Montroni, presidente del Centro per il libro e la lettura, organizzatore della manifestazione, che “occorre solo creare occasioni, incentivare la creatività, offrire spunti di riflessione e coordinamento nell’organizzazione delle iniziative”.
In effetti il Maggio dei libri ha interessato le biblioteche, le scuole, ma anche le carceri, le piazze e tanti luoghi insoliti, a dimostrazione che i libri sono di casa ovunque.
E noi di BiblioShare non possiamo fare altro che compiacerci ancora una volta per una grande manifestazione che come noi ha a cura l’Italia che legge: “L’immagine dell’Italia fiorita di libri ha in effetti rispecchiato fedelmente il claim istituzionale di quest’anno Se son libri fioriranno, molto gradito insieme agli altri messaggi e visual Se leggo vivo più di 7 vite, Liberi di leggere e Il libro porta consiglio, che hanno accompagnato la campagna”.
I nostri slogan, in essere da tempo, sono quindi perfettamente in linea: Millelibri mille vite e Libera i tuoi libri.
E proprio a partire da quest’ultimo motto, invitiamo tutti gli appassionati di lettura che hanno ritrovato la voglia di leggere in queste settimane ad aprire la loro community BiblioShare, sul proprio territorio.

www.ilmaggiodeilibri.it

Letti di notte e letti in viaggio

Elena, una nostra iscritta, ci trasmette entusiasmo con questa sua mail.

Non sono una persona che viaggia spesso, ma da quando casualmente mi sono iscritta a BiblioShare un annetto fa e mi sono avvicinata ai servizi di sharing, ho preso un paio di volte dei passaggi tramite Blablacar. Il sistema è intelligente: sfrutti il viaggio che qualcuno farà di sicuro ad un prezzo conveniente e sei in compagnia. Chi ti ospita a sua volta divide i costi del viaggio e ha qualcuno con cui chiacchierare: il “bla bla” di Blablacar sta proprio ad indicare questo aspetto. In fin dei conti, in tre/quattro ore di viaggio che cos’altro si può fare?
Da un sondaggio realizzato su un campione di utenti della community italiana è emerso che gli argomenti di conversazione preferiti sono, nell’ordine, lavoro e studio, suggerimenti di viaggio, suggerimenti turistici sulla destinazione, letteratura e cultura, cibo. Quindi anche letteratura e cultura, esattamente per il 10% degli utenti!
Ho scoperto che in occasione di Letti di Notte, la notte bianca del libro e dei lettori, il prossimo 18 giugno, tramite Blablacar saranno diffuse cartoline con citazioni letterarie che evocano viaggi e destinazioni. Le cartoline potranno essere condividise con i passeggeri e diventare uno spunto di conversazione sul mondo della lettura, dei libri e dei viaggi.
Bello no?
A me solo il fatto che esistono due realtà di sharing economy che utilizzo e che contribuiscono a diffondere la lettura mi riempie di gioia. E volevo segnalarvelo.

W BiblioShare e W Blablacar!

letti di notte + blablacar

Il mercato del libro continua a crescere nel 2016 ma …

Il mercato del libro continua a crescere anche nei primi mesi del 2016
Settimana scorsa, in occasione del Salone del libro di Torino, Askanews ha dato notizia che “il mercato del libro continua a crescere anche nei primi mesi del 2016, ma la principale novità che emerge dai dati Nielsen presentati dall’Associazione italiana degli editori al Salone del Libro di Torino riguarda le componenti trainanti della crescita. A sostenere il +0,1% sono stati i romanzi d’amore, i libri sulla cristianità, ii testi per la preparazione di esami e concorsi. Mentre a frenare sono la fiction non di genere e perfino i libri sul food and drink. Stabili, ma senza i botti degli anni precedenti, i libri per ragazzi, mentre un forte impulso viene dalle letture dedicate alla categoria dei “young adult”. Accanto al carisma di Papa Francesco e al successo globale di cicli come “After” di Anna Todd, spiccano quindi i numeri fatti registrare dalla non fiction specialistica, tra cui i manuali per concorsi ed esami.”
Tra i dati diffusi dall’AIE (Associazione Italiana Editori) anche il ritorno delle librerie rispetto alla grande distribuzione e la crescita del mercato ebook (+26%) con un fatturato di 51 milioni di euro, pari al 4,2% del mercato.
Nonostante questi dati, come conclude l’articolo di Askanews e come anche noi abbiamo ricordato più volte in passato, il miglioramento della situazione passa necessariamente dall’aumento dei lettori nel nostro Paese, che restano drammaticamente pochi: anche se nel 2015 si è registrata una piccola crescita, gli italiani con più di sei anni che leggono almeno un libro l’anno sono solo il 42%.

#Ioleggoperché 2016 fa crescere le biblioteche scolastiche

#ioleggoperche 2016

L’AIE (Associazione Italiana Editori) è alla seconda edizione di questa campagna di promozione dei libri , dopo il successo della prima dell’anno scorso.
Un vero e proprio esercito di messaggeri, lettori volontari che dovranno iscriversi sul sito dedicato, sarà coinvolto nella diffusione di questa iniziativa, il cui obiettivo è “ridare linfa vitale alle biblioteche scolastiche e aziendali, contribuendo alla nascita, al recupero e allo sviluppo di nuovi luoghi privilegiati del libro, per riportare la lettura nella quotidianità di bambini, ragazzi e lavoratori”.
Dal 22 al 30 ottobre 2016 in oltre mille librerie in Italia sarà possibile acquistare un libro da donare ad una biblioteca scolastica; per ogni libro offerto da un cittadino le case editrici ne doneranno un altro, raddoppiando così il volume dei libri che entreranno nelle biblioteche scolastiche aderenti a questa iniziativa.
Sul sito www.ioleggoperche.it ci si può iscrivere come messaggeri e trovare tutte le informazioni relative alla precedente edizione 2015, che ha visto coinvolti 35000 messaggeri e la consegna di 240000 libri in tutta Italia. Sul sito si può inoltre visionare il progetto di quest’anno che vuole creare un grande network tra scuole, biblioteche, aziende e lettori.
Biblioshare ce la metterà tutta per supportare questo progetto anche con la sua piattaforma di prestito; infatti Biblioshare, nata per la diffusione della lettura a km zero, è adatta ad essere utilizzata anche nell’ambito scolastico.
Si può creare una community di studenti e insegnanti che, oltre ad usufruire dei libri della biblioteca, possono allargare virtualmente l’offerta di lettura attraverso la condivisione di libri personali tra membri della comunità.
Biblioshare si ispira agli stessi principi di questa campagna, cioè promuovere lettura, cultura e socializzazione senza distinzione di età e di classi sociali.
Biblioshare consente una gestione smart delle biblioteche rispetto alle modalità tradizionali.
Biblioteche delle scuole, ci siamo anche noi, usateci! Basta aprire una community, gratis e a km 0, consultando il sito www.biblioshare.it.

#ioleggoperché

“Pile” di libri in regalo a New York

Prendendo spunto da un articolo de “Il Libraio” di ieri, segnaliamo questa iniziativa che ha alcuni principi in comune con BiblioShare.
Come si legge su altri siti che ne hanno dato notizia, il progetto “Reading Project” di Shaheryar Malik ha ricevuto una discreta eco sui media locali che si sono interrogati su chi e perché aveva individuato otto luoghi frequentati della città (la stazione della metropolitana di Times Square, Central Park, la High Line, il ponte di Brooklyn e altre location) dove abbandonare pile di una cinquantina di libri, invitando i passanti a prenderli e leggerli, per poi inviare una mail al proprietario una volta terminata la lettura. I libri sono stati tutti prelevati e Malik ha ricevuto mail da 30 Paesi del mondo!
Malik ha dichiarato: “Invece di condividere un altro selfie, ho condiviso i miei libri. Le persone che hanno partecipato a questo progetto sono ora connesse con me. Non ci conosciamo, ma so che cosa hanno letto e viceversa: è un’esperienza molto personale”.
the Reading Project by Malik Sherry
A noi l’iniziativa è davvero piaciuta molto e ci dà modo di pensare che Malik e BiblioShare siano sulla stessa lunghezza d’onda: il nostro manifesto parla chiaro, soprattutto in questi punti!
1. Leggere è BELLO e rende FELICI
2. Condividere con gli altri le EMOZIONI provate nella lettura di un libro, ANCORA DI PIÙ
3. Prestare è un atto di GENEROSITÀ
4. Presta i tuoi libri più belli, quelli che AMI di più
9. Rendi la lettura un’ESPERIENZA PIÙ AMPIA, non limitata al padrone del libro